Una settimana tra teoria, esperimenti sul campo e alta tecnologia per formare giovani scienziati internazionali sullo studio delle faglie sismiche in Irpinia e sull’utilizzo delle nuove infrastrutture geofisiche
Dal 22 al 28 giugno si svolgerà tra Grottaminarda e Napoli la Scuola del progetto PNRR-MEET, con focus sul
L’iniziativa, organizzata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, rappresenta uno dei momenti più significativi del progetto finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Fulcro operativo e simbolico del progetto, la Scuola incarna pienamente lo spirito del Next Generation EU, accogliendo 36 dottorande e dottorandi provenienti da numerosi Paesi, tra cui Iran, Pakistan, Stati Uniti, Turchia, India ed Europa.
Tutti attualmente impegnati in percorsi di ricerca in diverse università europee, i partecipanti avranno l’occasione di confrontarsi con le più moderne tecnologie applicate allo studio delle dinamiche profonde della crosta terrestre.
Durante la settimana formativa, i giovani ricercatori si cimenteranno in attività che spaziano dalle lezioni teoriche all’installazione degli strumenti in campo, fino all’analisi e interpretazione dei dati raccolti. Il programma prevede l’impiego di strumenti all’avanguardia:
Non solo geofisica: i partecipanti saranno introdotti anche allo studio delle interazioni tra attività tettonica, geochimica e magnetotellurica, adottando così un approccio multiparametrico all’analisi delle faglie attive.
A chiudere il percorso di formazione sarà la visita all’Osservatorio Vesuviano dell’INGV (INGV -OV).
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Link utili
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)