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EMSO, European Multidisciplinary Seafloor and water column Observatory,
è un’infrastruttura di ricerca pan-europea che ha l’obiettivo di promuovere l’esplorazione gli oceani e mari che circondano l’Europa e la migliore comprensione dei fenomeni che avvengono in ambiente oceanico profondo al fine di contribuire a spiegare il ruolo che questi fenomeni hanno nella dinamica del Sistema Terra.
EMSO è un sistema di infrastrutture regionali (Regional Facilities) le cui piattaforme osservative sottomarine sono disposte in siti strategici intorno all’Europa, dal Mar di Norvegia, all’Atlantico, al Mediterraneo fino al Mar Nero. Le piattaforme, disposti sul fondo del mare e lungo la colonna d’acqua, sono equipaggiate con sensori che acquisiscono in modo continuo misure biogeochimiche e fisiche importanti per la comprensione dei fenomeni che caratterizzano l’ambiente marino profondo incluse le interazioni tra idrosfera, geosfera e biosfera.

I grandi temi ambientali cui EMSO si rivolge sono:

• Cambiamenti climatici
• Dinamica degli oceani (es. contenuto di calore degli oceani, acidificazione, processi biogeochimici, ecc)
• Stato e possibili evoluzioni degli ecosistemi marini
• Innesco ed evoluzione dei Geohazard in ambiente marino (es. terremoti, eruzioni sottomarine, maremoti, emissioni di gas sottomarino, ecc)

L’infrastruttura EMSO è concepita per offrire: 

• accesso a dati acquisiti e validati; 
• accesso di utenti scientifici e industriali alle piattaforme osservative per la sperimentazione di dispositivi e software; 
• accesso ai laboratori di sviluppo e gestione delle piattaforme osservative;
• servizi per la formazione specialistica (es. training e workshop) 
• servizi di divulgazione sulle tematiche ambientali a cui si rivolge. 

Le competenze che EMSO mette a disposizione degli utenti coprono un ampio spettro di discipline grazie alla condivisione delle competenze e risorse della sua comunità scientifica.
EMSO è presente fin dal 2006 tra le infrastrutture di ricerca europee della Roadmap di ESFRI (European Strategy Forum on Research Infrastructures), e nel Settembre del 2016 la Commissione Europea ha riconosciuto ad EMSO lo status di ERIC, European Research Infrastructures Consortium, formalizzando quindi la nascita del “soggetto legale” EMSO ERIC con sede legale presso l’INGV, che coordina l’infrastruttura.


Nove sono ad oggi i Paesi Soci del Consorzio Europeo: Francia, Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Spagna e Norvegia. 

EMSO MAP GREY A4 2021 Text.
L’INGV, che coordina la partecipazione della comunità scientifica italiana ad EMSO, gestisce la Regional Facility Western Ionian Sea, che comprende una piattaforma osservativa  sottomarina cablata collocato a circa 2100 m di profondità a largo di Catania, in un’area esposta a numerosi rischi naturali e antropici a seguito dell’elevata sismicità locale, dell’estensione delle radici dell’edificio vulcanico dell’Etna, uno dei più grandi vulcani attivi d’Europa, e della importante attività antropica che si sviluppa nelle aree portuali prospicienti. Inoltre, la Regional Facility Western Ionian Sea costituisce inoltre un punto di osservazione cruciale per il monitoraggio delle dinamiche oceanografiche profonde del Mar Ionio le cui peculiarità sono di grande rilevanza per tutta la circolazione del Mediterraneo.

I principali istituti di ricerca ed università italiane impegnate nel settore delle scienze marine (CNR, ENEA, IIM, INFN, INGV, ISPRA, OGS, SZN, CoNISMa) hanno sottoscritto nel 2015 un accordo di collaborazione costituendo la Joint Research Unit (JRU) EMSO-Italia, coordinata dall’INGV. L’obiettivo della JRU è di coordinare la partecipazione italiana alle attività di EMSO ERIC attraverso il rafforzamento della presenza di  Regional Facilities italiane e delle capacità di offrire servizi scientifici e tecnologici di alta qualità.