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Visita alla Sala di Sorveglianza SismicaAnche quest’anno l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) apre le porte agli studenti, una sfida che si rinnova e che offre spunti e opportunità per migliorare la capacità di far conoscere, nel più interessante e semplice dei modi, i segreti della Terra. Ad attenderli ricercatori e tecnici dell’Istituto, pronti a condividere con i ragazzi le loro conoscenze scientifiche e l’entusiasmo per l’attività di ricerca. E’ il Laboratorio di Divulgazione Scientifica e Attività Museali dell’Ente ad organizzare, come ogni anno, questa iniziativa che l’INGV rivolge agli studenti con visite, lezioni teoriche e attività di laboratorio su terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche e geomagnetismo; il tutto arricchito da exhibit scientifici, progettati e realizzati proprio per far vivere agli studenti esperienze ed esperimenti pratici. “Uno degli obiettivi del programma di attività con le scuole è di sensibilizzare e rendere consapevoli le generazioni future che la conoscenza dei fenomeni naturali, è il modo migliore per convivere con i rischi rappresentati da terremoti ed eruzioni vulcaniche” afferma Giuliana D’Addezio, coordinatrice del Laboratorio. “Un’esperienza speciale per tutti, studenti e docenti, è la visita alla Sala di Sorveglianza Sismica dove è possibile seguire, in tempo reale, l'attività sismica del territorio nazionale e comprendere l’importanza del monitoraggio e della ricerca in un Paese come il nostro, che convive con i terremoti e i vulcani attivi”. Il successo dell’esperienza con le scuole è misurabile nei numeri: “ogni anno, da novembre a maggio, oltre 3500 ragazzi (3850 solo nel 2015), accompagnati dai loro insegnanti, effettuano i percorsi didattici proposti dal Laboratorio, diversificati per fasce d’età e caratterizzati da un’impronta fortemente interattiva e partecipativa grazie al contatto diretto con ricercatori e tecnici”, afferma Antonella Marsili, referente per le attività con le scuole. “La nostra offerta formativa, arricchita e diversificata negli anni, riscuote molto successo presso gli insegnanti e gli studenti. Ce lo dicono i docenti compilando la scheda di valutazione, un importante strumento di feedback per capire l’efficacia di questa attività. Altro elemento utile per la valutazione del lavoro svolto è l’elevato numero di richieste per le visite, si è passati da 60/70 richieste annue alle 150 per il 2015. Anche la tipologia è cambiata: sono diventate più numerose le scuole secondarie di I grado rispetto alla scuola primaria. Rimane costante, invece, il numero di scuole secondarie di II grado”. Per rispondere alla crescente richiesta di accesso alle informazioni sulle attività di ricerca dell’INGV, “negli anni sono state anche realizzate mostre itineranti e interattive sul terremoto, sui vulcani, sul magnetismo, in parte organizzati in un allestimento permanente e destinato anzitutto alle scuole, ma fruibile anche da singoli e dalle famiglie che nelle diverse iniziative di apertura al pubblico affollano la sede di Via di Vigna Murata. L’obiettivo è di attrarre l’interesse dei ragazzi affrontando in modo anche divertente temi connessi alla dinamica del Pianeta Terra,” aggiunge Giuliana D’Addezio. Dall’area dell’esperienza, poi, si passa a quella del fare. Vulcani e terremoti si possono toccare con mano grazie ai due laboratori che coinvolgono in prima persona gli studenti attraverso specifiche attività manuali e creative. Un approccio multidisciplinare e multihazard, quello dei laboratori didattici dell’INGV, che si propone di accrescere negli studenti la consapevolezza del rischio, parallelamente alla comprensione dell’importanza dell’attività di ricerca in ambito geofisico e vulcanologico.