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Progettare e realizzare un sistema per svolgere early-warning multi rischio mediante una partnership scientifica sul monitoraggio in tempo reale dei fenomeni naturali, sono questi i principali obiettivi di ARISTOTLE (All Risk Integrated System Towards the Holistic Early-Warning), un progetto condiviso dagli enti di ricerca di 15 paesi dell’Unione Europea, dove l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia è capofila, coadiuvato dal servizio meteorologico nazionale di geofisica dell'Austria, ZAMG (Zentralanstalt für Meteorologie und Geodynamik). “ARISTOTLE”, afferma Alberto Michelini, coordinatore del progetto e direttore del Centro Nazionale Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, “è un progetto della durata di due anni finanziato dalla direzione generale per gli Aiuti umanitari e la Protezione Civile della Commissione Europea (ECHO) European Commission's Humanitarian aid and Civil Protection department, con l’obiettivo di migliorare l’analisi e la conoscenza dei fenomeni naturali tramite un approccio multidisciplinare e la disponibilità di esperti nei vari settori. Un progetto pilota per la realizzazione di un “sistema” che consenta di raccogliere e integrare informazioni multi/hazard su quattro principali rischi: terremoti e tsunami, eruzioni vulcaniche (con particolare riferimento al monitoraggio delle ceneri e gas vulcanici), eventi meteorologici estremi come ad esempio uragani e ondate di calore, e le alluvioni. Prevede il coinvolgimento dei principali centri europei, già operativi nell’analisi dei suddetti fenomeni naturali, in maniera coordinata e tramite lo sviluppo del network, piattaforme multi-hazard, e lo sfruttamento delle reti esistenti a scala europea o globale come il NEAMTWS e EPOS ” .

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 Il kick-off di ARISTOTLE è previsto 8 e 9 febbraio presso la sede dell’INGV di Roma. Sono 5 gli obiettivi previsti: una fase preparatoria che consiste in aggiornamento dati; progettazione di una piattaforma multi-hazard e costituzione della partnership scientifica; una fase operativa, durante il secondo anno, che prevede la fornitura del servizio dati al Centro di Coordinamento di Risposta all'Emergenza, Emergency Response and Coordination Centre (ERCC) tramite il Joint Research Center dell’ERCC (JRC) e la formazione del personale di ERCC che deve ricevere le informazioni. “Il fine ultimo è che ERCC sia in grado in tempi brevi (3 ore dall’evento) di disporre di quelle informazioni che consentano di inquadrare opportunamente il fenomeno catastrofico appena avvenuto sia dal punto di vista scientifico che in termini di impatto su popolazione e beni. Ciò è importante in quanto consentirebbe a ERCC di anticipare (ed accelerare) il coordinamento degli aiuti europei agli stati colpiti dalle catastrofi sulla base di quanto offerto dagli stati membri” aggiunge Michelini. ERCC è infatti l’hub operativo del meccanismo di protezione civile europeo (EUPCM, http://ec.europa.eu/echo/what/civil-protection/mechanism_en).

Quando avviene una catastrofe in Europa o nel mondo, ERCC chiede in tempi rapidi un feedback per capire cosa stia accadendo, in modo da calibrare l’eventuale invio, su richiesta del paese colpito, di unità specializzate di intervento composte da personale, mezzi e attrezzature messi a disposizione dai Paesi membri e “confezionati” secondo la funzione da svolgere e secondo specifici criteri. “ARISTOTLE”, conclude Michelini, “realizzerà quindi un sistema che integrerà le informazioni scientifiche disponibili dai diversi centri operativi realizzando una cabina di regia (struttura di coordinamento) multi-hazard che si interfaccerà direttamente con ERCC. A tal fine verranno predisposte da un lato le procedure per il networking dell’informazione tra i centri operativi e stabilita l’opportuna reportistica, e dall’altro la formazione del gruppo di esperti contribuirà ad effettuare valutazioni anche sull’impatto che la catastrofe naturale ha causato. In generale, ARISTOTLE rappresenta la testimonianza dell’efficacia del connubio tra scienza e tecnologia nella previsione e gestione dell’emergenza collegata ai fenomeni naturali”. La scienza e le tecnologie che aiutano a prevedere questi fenomeni e, quando possibile, a ridurne gli effetti, hanno sviluppato delle risorse indispensabili per chi deve occuparsi della tutela della vita e dei beni di tutti, una crescita che vede l’Italia fra i Paesi più avanzati da questo punto di vista.