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io non rischio 3Anche quest’anno IO NON RISCHIO è sceso in piazza sabato 17 e domenica 18 ottobre per illustrare ai cittadini cosa è possibile fare per ridurre i rischi da terremoto, maremoto e alluvione. Oltre 400 i punti informativi presenti su tutto territorio italiano, da Auronzo di Cadore (BL) a Santa Croce Camerina (RG), da Iglesias (CI) a Diso (LE). Quasi 5.000 i volontari di associazioni nazionali di volontariato di protezione civile, gruppi comunali e associazioni locali coinvolti nella campagna di comunicazione promossa dal Dipartimento di Protezione Civile (DPC), in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze (ANPAS) e Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (ReLUIS). Promuovere il ruolo attivo dei cittadini nella riduzione del rischio è l’obiettivo principale di questa campagna sui rischi naturali che interessano il nostro Paese. I volontari di protezione civile presenti, con le loro associazioni, in tutta Italia, vivono e operano sul proprio territorio, lo conoscono e a loro volta sono conosciuti dalle istituzioni locali e dai cittadini. I volontari, donne e uomini che ogni giorno offrono il proprio servizio alla comunità, sono gli attori ideali per sensibilizzare sui rischi che riguardano il proprio territorio.

“Questi due giorni in piazza sono il punto di arrivo di un lungo percorso di formazione,” spiega Romano Camassi, coordinatore INGV di IO NON RISCHIO, “che per tutto l'anno ha impegnato, oltre ai volontari, i tanti funzionari, ricercatori e tecnici del DPC, dell’INGV, di ANPAS e ReLUIS, promotori del progetto.”La preparazione della campagna di piazza si è conclusa il 26 e 27 settembre scorsi con una serie di 16 incontri regionali, durante i quali una rappresentanza di tutte le associazioni - complessivamente circa 1.700 volontari - ha incontrato gli operatori del DPC e degli enti promotori per condividere motivazioni, contenuti e aspettative dell’iniziativa, raccogliendo nuovi stimoli per la messa a punto degli ultimi preparativi. 

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“La campagna di comunicazione nazionale del 17 e 18 ottobre”, afferma ancora Romano Camassi, “è stata anche il punto di partenza di un lavoro che proseguirà nei prossimi mesi nelle comunità locali: i volontari che partecipano alla campagna, infatti, continueranno la loro opera di sensibilizzazione durante la loro attività ordinaria e attraverso la promozione di ulteriori occasioni informative. È proprio questo lo spirito più profondo della campagna IO NON RISCHIO, che continuerà a crescere nei prossimi anni, affrontando nuovi temi, come ad esempio il rischio vulcanico: la riduzione del rischio è una responsabilità di tutti ed è una scelta che va fatta consapevolmente ogni giorno come singoli cittadini, comunità e amministrazioni, e solo un ruolo pieno e consapevole di ognuno di noi può davvero cambiare le cose.”

sul sito www.iononrischio.it è possibile consultare i materiali informativi su cosa sapere e cosa fare per proteggersi dai rischi naturali. “Un’iniziativa importante per promuovere la partecipazione dei cittadini nelle piazze delle proprie città,” dice Maurizio Pignone, referente INGV per la comunicazione IO NON RISCHIO. “Nella conferenza stampa di lancio della manifestazione, i promotori della campagna #iononrischio hanno danno appuntamento a tutti per una mobilitazione virtuale su Twitter. L’idea è stata quella di realizzare un tweetstorm, vale a dire un flusso di tweet simultaneo con un determinato #hashtag che è stato reso pubblico solo alcuni giorni prima insieme ad una lista di tweet (corredati da foto, immagini ed infografiche), per facilitare l’azione di tutti coloro che hanno voluto supportare l’iniziativa “social. La vocazione social della campagna ha consentito a tutti di seguire sui canali Twitter, Facebook e Instagram, in diretta dalle piazze di IO NON RISCHIO, i contributi (foto, video, post, messaggi) inviati in tempo reale dai volontari e dai partecipanti ai vari appuntamenti.”

 

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Guarda lo spot della campagna 2015 https://www.youtube.com/watch?v=yTZzAb9zmYs

Per maggiori informazioni: www.iononrischio.it.

Foto tratte dal sito: www.iononrischio.it