Einstein Telescope (ET) rappresenta la prossima frontiera nella ricerca sulle onde gravitazionali, un'infrastruttura di ricerca pionieristica di terza generazione. Questa infrastruttura è stata inclusa nella Roadmap di ESFRI 2021 (European Strategy Forum on Research Infrastructures), l’organismo europeo che seleziona le future infrastrutture scientifiche da realizzare.
Da un punto di vista tecnologico, si tratta di un gigantesco interferometro sotterraneo, configurato come un triangolo equilatero o una L con bracci lunghi rispettivamente 10 o 15 km. La sensibilità attesa è di diversi ordini di grandezza superiore rispetto agli attuali rilevatori di seconda generazione, come l'interferometro EGO-Virgo, che opera in Italia.
L'obiettivo primario è l'osservazione delle onde gravitazionali, increspature dello spazio-tempo previste dalla teoria della relatività generale di Einstein e osservate sperimentalmente per la prima volta solo il 14 Settembre 2015. Le onde gravitazionali sono associate a fenomeni cosmici estremamente energetici, come la fusione di buchi neri o di stelle di neutroni. L'estrema sensibilità di ET consentirà di tracciare la storia dell'universo fino a momenti immediatamente successivi al Big Bang, inaugurando una nuova era di "astronomia gravitazionale di precisione".