L'EDITORIALE
Il riscaldamento climatico ha iniziato a far sentire la sua morsa, determinando sconvolgimenti sociali, economici e, quindi, geopolitici. Nuove terre aride, mari che di anno in anno sottraggono coste disponibili alle coltivazioni, acque dolci dei fiumi che, salinizzandosi, diventano inutilizzabili per l’irrigazione dei campi, tempeste turbinose e improvvise che devastano i territori, siccità drammatiche. Mai come oggi l’uomo si ritrova ad affrontare un problema di cui è artefice considerando che la CO2 atmosferica ha raggiunto 415 ppm, il valore più alto degli ultimi 800mila anni. Agli inizi del '900 il livello era meno di 300 ppm e dagli anni '60 in poi questo valore è stato sempre in aumento fino ad arrivare al 2016 da quando è stabilmente oltre i 400 ppm. Questi sono elementi inconfutabili per indirizzare l’umanità a cambiare politica nella produzione di energia: se anche oggi smettessimo improvvisamente di emettere gas climalteranti, alla natura occorrerebbero secoli per digerire questa alterazione chimica e riassorbire l’anidride carbonica negli oceani, nei sedimenti e nelle piante.
L'OSPITE D'ONORE
Dalla passione per la luna ai fondali degli oceani: intervista alla Prof. Elisabetta Erba
Laureata in Scienze Geologiche, è professore Ordinario presso il Dipartimento di Scienze della Terra “Ardito Desio” dell’Università degli Studi di Milano. Vincitrice della prestigiosa Lamarck Medal 2022, ha coordinato progetti di ricerca nazionali e internazionali. Stiamo parlando della professoressa Elisabetta Erba, esperta di nannofossili calcarei attraverso i quali è possibile definire l’età delle rocce e anche ricostruire, nel tempo geologico, le caratteristiche degli oceani come temperatura, fertilità e salinità delle acque superficiali. Ospite del nostro salotto virtuale, la professoressa Erba ci ha raccontato il suo percorso professionale e la sua passione per le scienze della Terra.
Pianura Padana 2012: ricerca, strumenti e risorse per approfondire gli eventi dell'emergenza sismica
Monte Saint Helens: l’eruzione che ha cambiato la storia della vulcanologia
Innalzamento del mare: i rischi per le coste del Mediterraneo
UNA VITA DA RICERCATORE
CARTA D'IDENTITÀ
Qualifica: ricercatrice
Campo di attività: fisica dei processi vulcanici
INTERVISTA A
Dice di sé che ha la “faccia di tolla” (cosa vorrà dire mai? Non me la sono sentita di indagare) e che non se la prende (quasi) mai. Non è ossessionata più di tanto dal futuro (fa quello che può…e ben venga, aggiungerei). È sempre stata attratta dalla possibilità di descrivere i fenomeni del mondo con un formalismo rigoroso, un modo diciamo di ‘mettere ordine’ nella scienza e, chissà, forse anche nella vita. Ama viaggiare soprattutto verso posti non omologati al ‘nostro’ stile di vita e se avesse potuto scegliere tra le scoperte del passato avrebbe voluto scoprire la teoria della fisica quantistica. Oggi conosciamo meglio Chiara Montagna.
ESPERIENZE DI LABORATORIO
Il laboratorio di Cartografia dell'Osservatorio Etneo
Il laboratorio di Cartografia detto anche MAPlab ha come obiettivo principale quello di mappare i prodotti dell’attività effusiva dei vulcani siciliani e dei rilievi morfo-strutturali associati alla dinamica eruttiva. Abbiamo chiesto alla responsabile Emanuela De Beni di raccontarci di più di questo importante laboratorio dell’Osservatorio Etneo INGV.
Il drone Mavic 2 Dual Enterprise
LA TERRA RACCONTA
Firenze 1895. Il terremoto che sconvolse la Toscana
Nella prima metà del mese di maggio di quest’anno il Chianti fiorentino e la stessa città di Firenze sono stati interessati da una sequenza sismica, con eventi fino a magnitudo 3.7, che hanno allarmato la popolazione. Nonostante si pensi sempre che il rischio maggiore per Firenze sia rappresentato dalle piene del fiume Arno, va detto che l’area fiorentina non è nuova a fenomeni sismici, e in passato è stata colpita da eventi anche ben più forti di quelli di quest’anno. Il 18 maggio del 1895, infatti, una forte scossa di terremoto colpì quasi tutta la provincia di Firenze, causando danni diffusi, in alcune zone anche gravi. Si è trattato di uno dei terremoti più forti della storia fiorentina ed anche il più recente e documentato. Per sapere cosa accadde quel giorno, e per conoscere le caratteristiche di questo evento, abbiamo intervistato Filippo Bernardini, geologo presso la sede di Bologna dell’INGV, dove si occupa di macrosismologia e sismologia storica.
ACCADDE OGGI
MANAGEMENT AND LEADERSHIP
Nel capoluogo dell’isola più grande d’Italia, la Sicilia, ha sede una Sezione dell’INGV la cui storia è perfino più antica di quella dell’Ente. Una Sezione protesa verso il blu del Mar Tirreno, che del mare ha fatto negli anni uno dei suoi principali oggetti di studio e ricerca. La Sezione di Palermo è un polo d’eccellenza dell’Istituto, sede di numerosi laboratori scientifici in cui attraverso la geochimica si osserva da un punto di vista privilegiato ‘tutto ciò che si muove’ dallo Spazio fino alle profondità marine. Punto di riferimento per il monitoraggio dei fluidi idrotermali delle isole Eolie, la Sezione è anche partner scientifico del comparto industriale nazionale nella ricerca di fonti di energia alternative. Per saperne di più, abbiamo intervistato il Direttore Francesco Italiano.
EVENTI DEL MESE
Geoscienze News TGweb del 07/07/2022
Geoscienze News TGweb del 23/06/2022
EDITORIA INGV
INGVNewsletter è una pubblicazione dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
2022 | Numero 5 | anno XVI
Direttore Responsabile: Valeria De Paola
Reg. Tribunale di Roma n. 80/2006 del 01/03/2006
INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
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Redazione: Ufficio Stampa e Urp
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Hanno collaborato a questo numero: Valeria De Paola, Francesca Pezzella, Sara Stopponi, Marco Cirilli
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