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Un catalogo online, costantemente aggiornato, consente al lettore di muoversi a ritroso nei parametri di ogni singolo terremoto fino alla lettura delle fonti originali che ne hanno reso possibile lo studio. Il “Catalogo dei Forti Terremoti in Italia e nell’area Mediterranea (CFTI5Med), redatto dall’INGV, è oggetto di una recentissima pubblicazione sulla rivista Nature Scientific Data


Una preziosa raccolta accessibile e facilmente consultabile di ben 1.259 terremoti avvenuti nell’area italiana tra il 461 a.C. e il 1997, e di 475 ulteriori eventi che hanno interessato l’area mediterranea estesa tra il 760 a.C. e il 1500, completata da oltre 47.000 testimonianze, è frutto del lavoro di un team dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
“L’articolo ‘CFTI5Med, the new release of catalogue of strong earthquakes in Italy and in the Mediterranean area’ appena edito sulla rivista Nature Scientific Data” - commenta Gianluca Valensise, coautore della pubblicazione e Dirigente di Ricerca dell’INGV - “documenta l’ultima versione del Catalogo dei Forti Terremoti in Italia e nell’area Mediterranea, pubblicata nel 2018 e denominata CFTI5Med. Questa versione”, prosegue l’esperto, “presenta numerose novità, dall’aggiornamento dei dati per numerosi terremoti, alla georeferenziazione e ri-processamento di oltre 2.300 descrizioni degli effetti ambientali dei forti terremoti. Oltre 23.000 delle testimonianze utilizzate – circa la metà del totale – sono state riformattate con criteri moderni e omogenei e possono essere scaricate in formato .pdf sotto forma di scansioni o trascrizioni. Infine è stata implementata la possibilità di rappresentare in ambito GIS (Sistema Informativo Geografico) gli eventi sismici ed i loro effetti insieme a molti altri livelli informativi contenenti, ad esempio, cartografie geologiche, faglie sismogenetiche, dati sismologici strumentali e altro, a scelta dell’utente”.
Il primo Catalogo dei Forti Terremoti in ltalia (CFTI 1) risale al 1995 e venne redatto in collaborazione tra l’allora Istituto Nazionale di Geofisica (INGV) e la società SGA (Storia Geofisica Ambiente). L’obiettivo era raccogliere un repertorio esaustivo dei forti terremoti italiani, del loro impatto sul territorio per ogni località interessata, e delle derivanti conseguenze sociali ed economiche.
“L'informazione disponibile in Italia sui terremoti del passato”, prosegue Valensise, “non ha uguali nel resto del mondo e forma una base imprescindibile per qualunque valutazione di pericolosità sismica. Il CFTI5Med, infatti, non solo è la principale fonte di dati di base per il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani dell’INGV (CPTI), il catalogo di riferimento a scala nazionale, ma viene anche utilizzato da ricercatori di estrazione diversa come geologi, esperti di sismotettonica, ingegneri, architetti e storici”.
Dato il forte interesse maturato a livello internazionale, nel 2000 venne pubblicata sugli Annals of Geophysics una versione in inglese del Catalogo (il CFTI 3). A seguito della pubblicazione di due immensi corpora di dati sulla sismicità dell’area mediterranea fino all'anno 1000 e tra l'XI e il XV secolo, l'area di pertinenza del catalogo è stata estesa a tutto il bacino del Mediterraneo, e nel 2007 è stata messa a punto una nuova versione del catalogo sotto forma di una banca-dati informatizzata gestita attraverso un sistema web-GIS.
“L’attività sta proseguendo con l’ulteriore raffinamento dei contenuti del CFTI5Med in vista della pubblicazione di una versione 6”, conclude Gianluca Valensise, “attesa per il 2020. Nelle prossime settimane il CFTI verrà affiancato dal CFTILAb, Laboratorio avanzato di Sismologia Storica: un alveo pensato per favorire la condivisione di metodi, strumenti informatici, letteratura e iconografia sul tema, a partire dai numerosi volumi pubblicati da INGV e SGA nel corso di oltre tre decenni”.

Abstract
CFTI5Med, the new release of catalogue of strong earthquakes in Italy and in the Mediterranean area
Emanuela Guidoboni, Graziano Ferrari, Gabriele Tarabusi, Giulia Sgattoni, Alberto Comastri, Dante Mariotti, Cecilia Ciuccarelli, Maria Giovanna Bianchi, Gianluca Valensise
A key element for assessing seismic hazard and risk is the availability of a comprehensive dataset on past earthquakes. Here we present the rationale, structure and contents of CFTI5Med (https://doi.org/10.6092/ingv.it-cfti5), the 2018 version of the Catalogue of Strong Earthquakes in Italy: a large multidisciplinary effort including historians, seismologists and geologists. It was conceived in 1989, following the inception of GIS technology, and first published in 1995 to offer a full account of Italy’s strongest earthquakes, of their territorial impact and associated social and economic upheaval. Subsequent versions (1997, 2000, 2007) entailed a fine tuning of research methodologies, included additional research on Italian earthquakes, and were extended to large earthquakes of the Mediterranean area. CFTI5Med comprised an opportunity to streamline the structure of the Catalogue database and propose a renovated user interface. The new front-end (1) grants an easier, intuitive access to the data, including earthquake effects on the environment, and (2) allows all data to be displayed jointly with relevant topographic, geological and seismological overlays published as web services.

 

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Link pubblicazione

Link articolo Blog INGV terremoti

 

catalogo forti terremoti 1

Immagine 1 – Rappresentazione, abbastanza fantasiosa, degli effetti a Messina del terremoto e maremoto del 5 febbraio 1783. Il terremoto avvenne in Calabria, ma anche Messina fu colpita duramente. Poiché era la città più importante della zona venne spesso rappresentata in immagini come questa.

catalogo forti terremoti 2
Immagine 2 - Schermata del CFTI5Med, centrata sul terremoto di Barletta del 1560. Lo scorso 21 maggio si è verificato un evento sismico di magnitudo 3.9 nella stessa zona.