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La scomparsa di Bruno De Simoni,  ex-responsabile del Progetto “SISMOS” dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), avvenuta nei giorni scorsi, addolora i tanti colleghi che con lui hanno lavorato e condiviso progetti strategici per il nostro Ente. Ospitiamo un ricordo di Bruno scritto da Rodolfo Console (ex-dirigente dell'INGV).
 
Bruno DeSimoniHo appreso con molta tristezza la notizia della scomparsa dell’amico Bruno De Simoni, avvenuta il 18 novembre scorso. Ho conosciuto Bruno fin dal suo periodo di studi universitari all'Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, seguendo anche la sua tesi di Laurea in Fisica nel 1976.
 
Bruno ha sempre avuto un legame con l’Istituto Nazionale di Geofisica (ING, poi confluito nell'INGV)  essendo un "figlio d'arte". Il padre Duilio, infatti, era stato un tecnico dell'Osservatorio Geofisico Centrale di Monteporzio Catone, negli anni in cui anch'io prestavo servizio in quella stessa sede.
 
Il primo coinvolgimento ufficiale di Bruno nell'ING è stato nell'ambito di un contratto svolto tra il 1977 e il 1979 nel gruppo di ricerca che si occupava della stesura del Catalogo Sismico Nazionale commissionato all'Istituto dal Ministero dei Lavori Pubblici. Dal 16 marzo 1979 al 30 settembre 1979, vincitore di concorso nazionale, ha lavorato presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, curando la progettazione e la strumentazione della rete accelerometrica di detto Ministero. In questo periodo ha fatto parte della delegazione italiana per lo studio del terremoto del Montenegro.
 
Il 1° ottobre 1979, vincitore di concorso Nazionale, è stato assunto in ruolo presso l'ING, dove si è occupato di varie problematiche di sismologia, teoriche e sperimentali.
 
Il 1 maggio 1984, iniziata l’era della presidenza di Enzo Boschi, è stato incaricato del coordinamento della Rete Sismica Nazionale Centralizzata e ha sviluppato programmi di ottimizzazione della stessa oltre a seguirne direttamente lo sviluppo. Dal 1° ottobre 1984 a settembre 1991 ha diretto il reparto Sismico dell'ING. Intanto, nel giugno 1990 aveva vinto il concorso Nazionale per la qualifica di dirigente di ricerca.
 
Tra gli impegni di taglio internazionale di Bruno ricordo:
 
- la gestione del Progetto di Teletrasmissione via satellite dei dati sismici acquisiti digitalmente nell'ambito del "Progetto Argo", finanziato dalla Protezione Civile (1993-1995);
 
- il coordinamento dell'attività scientifica del Progetto "Southern Europe Network for Analysis of Seismic Data" finanziato dalla Commissione delle Comunità Europee (1993-1996);
 
- La convenzione tra ING e Efimdata S.p.A. per la realizzazione del progetto "Centro informatico per lo studio degli eventi sismici, attraverso l'archiviazione digitale ed elaborazione dei sismogrammi storici dell'Istituto Nazionale di Geofisica", firmata nel dicembre 1993.
 
L’attività di Bruno presso l’ING è proseguita nel settembre 1996 con la sua nomina a responsabile del gruppo di lavoro incaricato di seguire la realizzazione del progetto "Sismogrammi Storici" (prima denominazione del progetto poi ribattezzato Progetto “SISMOS”), del quale facevano parte anche Massimo Cocco e il sottoscritto. Questi obiettivi sono stati poi perseguiti nell'INGV con la creazione dell’Unità funzionale “SISMOS”, dedicata alla preservazione e valorizzazione del patrimonio di sismogrammi storici, della quale Bruno è stato il responsabile fino all'agosto 2003. Negli ultimi anni prima del suo collocamento in pensione, avvenuto il 1 agosto 2010, Bruno aveva ricevuto un comando presso il "Servizio Sismico Nazionale" a Castelnuovo di Porto.
 
In parallelo ai numerosi impegni di carattere organizzativo, che hanno assorbito la maggior parte della sua attività, Bruno ha anche svolto attività di ricerca dedicata, fra l’altro, alle problematiche del Catalogo Sismico Nazionale, alle problematiche connesse alla strumentazione accelerometrica, alla vettorializzazione di sismogrammi digitalizzati, e all'approfondimento di temi di sismologia classica (problemi sulla magnitudo, determinazione epicentrale di telesismi, teorie generali sui meccanismi di frattura e altro ancora).
 
Bruno sarà sempre ricordato per il suo impegno nel lavoro e il suo umorismo sagace di carattere “frascatano”, una caratteristica ereditata dalle sue tradizioni familiari.