Prima mappa probabilistica di pericolosità da tsunami di origine sismica, realizzata con un approccio omogeneo nella regione denominata “NEAM”, che comprende Atlantico nordorientale, Mediterraneo e mari connessi. A presentarla a Tunisi, nel corso di due convegni (
Obiettivo: affinare gli strumenti per la valutazione dei rischi naturali e favorire l’adozione di una strategia comune di gestione del rischio tsunami nella regione.
A Tunisi si è anche discusso dell’implementazione dei sistemi di allerta rapida e di come migliorare la consapevolezza e la preparazione delle popolazioni esposte al rischio tsunami. Con l’occasione è stato presentato anche il Centro Allerta Tsunami (CAT) dell’INGV, recentemente accreditato dall’UNESCO come Tsunami Service Provider (Fornitore del Servizio Tsunami) per il Mediterraneo. Un importante riconoscimento della capacità di valutare, in tempo reale, la possibilità che un terremoto possa generare uno tsunami e stimare le altezze e i tempi di arrivo dell’onda lungo le coste esposte.
Il convegno dell’IOC/UNESCO sul NEAMTWS è stato un importante momento di confronto internazionale per l’implementazione della recente Direttiva del Presidente del Consiglio che ha istituito formalmente e operativamente il SiAM (Sistema di Allertamento nazionale per i Maremoti generati da terremoti nel Mar Mediterraneo), coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile, di cui il CAT è un elemento essenziale.