Misure spettroscopiche di gas in traccia in stratosfera e mesosfera presso il sito alpino di Testa Grigia
06 dicembre 2007, ore 14:30 | Giovanni Muscari | Sala Conferenze Roma | Sede Centrale | Seminari giovani ricercatori Sezione Roma 2
La presentazione descriverà una tecnica di misura da terra di composti chimici presenti nella media ed alta atmosfera. Tale tecnica è basata sull’utilizzo di uno spettrometro operante a lunghezze d’onda del millimetro (Ground-Based Millimeter-wave Spectrometer, o GBMS) progettato e costruito presso la State University of New York a Stony Brook e gestito dall’UF Laboratorio di Geofisica Ambientale da Maggio 2006.
Il GBMS permette di ottenere profili verticali della concentrazione di composti chimici in traccia mediante la misura degli spettri rotazionali di tali composti tra 230 ed 280 GHz. Per ottenere profili verticali da spettri rotazionali la tecnica di misura sfrutta la dipendenza dell'allargamento delle righe spettrali dalla pressione atmosferica e quindi dalla quota. I profili verticali ottenibili mediante le misure del GBMS vanno da 17 a 75 km ed hanno una risoluzione verticale di 6-8 km.
Le specie chimiche osservabili dal GBMS sono O3, CO, HNO3, N2O e HCN. La misura di questi composti è molto importante nello studio del fenomeno di distruzione dell'ozono stratosferico polare, sia per quel che riguarda i processi di chimica omogenea ed eterogenea, sia per quanto concerne il trasporto di masse d'aria all’interno ed attraverso il vortice polare.
Negli ultimi 15 anni lo spettrometro GBMS ha operato dalle basi di McMurdo (1989, 1994, 1997 e 1998) e South Pole (1993, 1995, e 1999) in Antartide, Thule (1992, 1993, 2002 e 2003) in Groenlandia e, più recentemente, da Testa Grigia (o Plateau Rosa, Aosta, 45.9N, 7.7E, elev. 3480 m) nel periodo Febbraio 2004 - Marzo 2007. Nell’autunno del prossimo anno abbiamo in programma di tornare a Thule per svolgere di nuovo campagne di misura invernali volte allo studio di processi chimico-fisici nella media atmosfera polare.
Per approfondimento:
Muscari, G., A. di Sarra, R. L. de Zafra, F. Lucci, F. Baordo, F. Angelini, and G. Fiocco (2007) - , J. Geophys. Res., 112, D14304, doi:10.1029/2006JD007849.
Il GBMS permette di ottenere profili verticali della concentrazione di composti chimici in traccia mediante la misura degli spettri rotazionali di tali composti tra 230 ed 280 GHz. Per ottenere profili verticali da spettri rotazionali la tecnica di misura sfrutta la dipendenza dell'allargamento delle righe spettrali dalla pressione atmosferica e quindi dalla quota. I profili verticali ottenibili mediante le misure del GBMS vanno da 17 a 75 km ed hanno una risoluzione verticale di 6-8 km.
Le specie chimiche osservabili dal GBMS sono O3, CO, HNO3, N2O e HCN. La misura di questi composti è molto importante nello studio del fenomeno di distruzione dell'ozono stratosferico polare, sia per quel che riguarda i processi di chimica omogenea ed eterogenea, sia per quanto concerne il trasporto di masse d'aria all’interno ed attraverso il vortice polare.
Negli ultimi 15 anni lo spettrometro GBMS ha operato dalle basi di McMurdo (1989, 1994, 1997 e 1998) e South Pole (1993, 1995, e 1999) in Antartide, Thule (1992, 1993, 2002 e 2003) in Groenlandia e, più recentemente, da Testa Grigia (o Plateau Rosa, Aosta, 45.9N, 7.7E, elev. 3480 m) nel periodo Febbraio 2004 - Marzo 2007. Nell’autunno del prossimo anno abbiamo in programma di tornare a Thule per svolgere di nuovo campagne di misura invernali volte allo studio di processi chimico-fisici nella media atmosfera polare.
Per approfondimento:
Muscari, G., A. di Sarra, R. L. de Zafra, F. Lucci, F. Baordo, F. Angelini, and G. Fiocco (2007) - , J. Geophys. Res., 112, D14304, doi:10.1029/2006JD007849.