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Il progetto NEAREST: un innovativo sistema di rivelazione tsunami sull'osservatorio multiparametrico abissale GEOSTAR nel golfo di Cadice

22 maggio 2008, ore 14.30 | Davide Embriaco | Sala Conferenze Roma | Sede Centrale | Seminari giovani ricercatori Sezione Roma 2

NEAREST (Integrated observations from NEAR shore sourcES of Tsunamis: towards an early warning system) è un progetto finanziato dall'Unione Europea che si propone l'identificazione e la caratterizzazione delle sorgenti potenzialmente tsunamigeniche nel Golfo di Cadice e l'utilizzo di un osservatorio multiparametrico abissale configurato come un prototipo per un sistema di allerta rapido per onde tsunami mediante la misura quasi in tempo reale dei segnali sismici e di pressione. A questo scopo l'osservatorio multiparametrico GEOSTAR è stato deposto durante la missione della nave Urania nell'agosto 2007 a circa 3200 metri di profondità al largo della coste portoghesi. Nell'osservatorio in fondo al mare i dati sono registrati da un sensore di tsunami che comprende un sensore di pressione, un sismometro e due accelerometri. L'osservatorio è progettato per comunicare tramite una connessione acustica bidirezionale con una boa di superficie e tramite un collegamento satellitare con una stazione a terra.

Il prototipo è progettato sia per la rivelazione e l'allerta tsunami, sia per effettuare misure oceanografiche durante la missione a lungo termine (un anno) ed è in particolare configurato per operare in una possibile area di generazione tsunami. I dati di pressione sono processati in tempo reale sull'osservatorio sottomarino da un algoritmo dedicato di rivelazione tsunami in grado di distinguere piccole onde anomale, con ampiezza inferiore al centimetro, in un ambiente rumoroso. Allo stesso tempo i dati sismici sono analizzati usando un algoritmo STA/LTA. Il rivelatore di tsunami invia un messaggio di allerta automatico in tempo quasi reale quando un segnale sismico o di pressione supera una determinata soglia, indicando il verificarsi di un violento terremoto locale o di una potenziale onda tsunami.

Il nostro obbiettivo è di combinare un nuovo approccio al problema di allerta rapido tsunami con lo studio dell'accoppiamento tra le perturbazioni della colonna d'acqua e il moto del fondo del mare, insieme al monitoraggio a lungo termine dei parametri geofisici, geochimici e oceanografici nella zona di generazione.

Abbiamo inoltre sviluppato un modello matematico per lo studio dell'accoppiamento tra il moto del fondo e il moto della colonna d'acqua al fine di evidenziare le peculiarità del processo di generazione di tsunami in mare aperto.