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Un Settore che “accompagna” le attività dell’INGV sotto molteplici punti di vista, dalle controversie amministrative a quelle maggiormente connesse con la mission e il ruolo scientifico dell’Istituto.

Stiamo parlando del Settore Affari Legali e Contenzioso che, con uno sguardo a 360 gradi sulle attività dell’Ente, si occupa di seguire e supportare i profili amministrativi, tecnici e scientifici dell’INGV su tutto il territorio nazionale.

Abbiamo intervistato l’avvocato Pasquale Guidace, da anni alla guida dell’area legale dell’INGV, per capire meglio il ruolo e le funzioni delle toghe dell’Istituto e scoprire cosa si nasconde tra Codici e fascicoli.

managementPasquale, in cosa consiste il lavoro del Settore Affari Legali e Contenzioso di un Ente di Ricerca?

Le funzioni del Settore che ho l’onore di dirigere sono estremamente delicate e strategiche in seno all’INGV. Infatti, tutti gli Uffici che operano all’interno del Settore supportano da un punto di vista legale e amministrativo i vertici dell’INGV, oltre che le Direzioni Centrali e le Sezioni dislocate su tutto il territorio nazionale.

Nello specifico, gli Uffici afferenti al Settore Affari Legali e Contenzioso sono l’Ufficio Servizio Legale Internazionale e Proprietà Intellettuale, l’Ufficio Affari Giuridici, l’Ufficio Aggiornamento Normativo e Partecipazioni Societarie e l’Unità Tecnica Trasferimento tecnologico, Brevetti e Spin-Off. 

Peraltro, le attività di tutela giudiziale e stragiudiziale dell’Istituto risultano estremamente delicate, in quanto finalizzate a prevenire e dirimere controversie legali particolarmente complesse. 

I Settori Legali sono incardinati nell’ambito di tutti gli Enti di Ricerca, appositamente declinati dal D.lgs. 218/2016. Tali Settori hanno un ruolo essenziale previsto dalla L. 31/12/2012 n. 247 (nuova disciplina dell’ordinamento forense - come unità organica autonoma, dotata di autonomia e indipendenza, anche sotto il profilo strutturale e organizzativo).

Ogni Responsabile Legale deve essere iscritto nell’Albo Speciale degli Avvocati del luogo in cui ha sede legale l’Amministrazione di appartenenza e, aspetto ancor più rilevante, il legale deve garantire, in via esclusiva, la difesa in giudizio del proprio Ente.

In passato tra i Settori Legali dei vari Enti fu costituita una mailing list congiunta, finalizzata a un confronto avente ad oggetto le tematiche attuali più complesse da un punto di vista tecnico-giuridico. 

Da quanto tempo ricopri il ruolo di Responsabile di questo Settore all’INGV?

Ricopro l’incarico di Responsabile dell’intera area legale da maggio 2014, prorogato negli anni con provvedimenti amministrativi dei vertici che si sono susseguiti.

Cosa significa per te ricoprire questo incarico?

Beh, ricoprire questo incarico è per me un privilegio, soprattutto in considerazione del prestigio internazionale dell’Ente presso il quale ho l’onore di prestare servizio da ormai sette anni.

Il tuo lavoro si svolge, per l’appunto, all’interno di un Ente di Ricerca: in che modo le competenze legali agevolano o supportano il lavoro dei ricercatori?

Ritengo che in questi anni le competenze legali abbiano agevolato e supportato il lavoro dei ricercatori in numerosi ambiti. Sono stati resi costantemente pareri giuridici ai ricercatori INGV, affinché il loro straordinario supporto alla ricerca scientifica potesse, allo stesso tempo, garantire il rispetto delle norme.

D’altronde, il ricercatore è un dipendente pubblico e, in quanto tale, nell’esercizio delle proprie funzioni può sempre incorrere in delle responsabilità (civili, amministrativo-contabili, penali, disciplinari, dirigenziali, …).

Qual è stata, in questi anni, l’esperienza professionale più importante che ti piacerebbe raccontare?

Ho vissuto numerose esperienze professionali… Tra queste, quelle maggiormente entusiasmanti sono state le costituzioni in giudizio nell’interesse dell’Istituto, che mi hanno consentito di arricchire notevolmente l’esperienza professionale in diritto amministrativo e diritto del lavoro.

I cambiamenti introdotti dall’emergenza Covid-19 nelle tradizionali modalità di svolgimento del lavoro della Pubblica Amministrazione – come, ad esempio, il ricorso allo smartworking – hanno influito sulla tua attività?

Sinceramente, per quanto mi riguarda, non ho quasi mai utilizzato l’istituto dello smartworking. Nel primo periodo di lockdown è stato quasi necessario prestare attività da remoto, per i timori connessi all’espandersi dell’emergenza epidemiologica. Ma, quasi immediatamente, ho dovuto riprendere l’attività lavorativa in Sede, poiché determinate attività non rendevano praticabile, né facilitavano, il lavoro da remoto.

Che sviluppi futuri sono in programma, se ce ne sono, per il Settore Affari Legali e Contenzioso dell’Istituto?

Per il futuro, ritengo che il Settore Affari Legali e Contenzioso debba ampliarsi, soprattutto in considerazione dei molteplici adempimenti normativi in capo alle Pubbliche Amministrazioni che richiedono, quindi, un costante aggiornamento e sempre maggiore specializzazione per i legali dell’Istituto.